Fondazione Fare Cinema
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locandina di "La Vita Come Viene"

La Vita Come Viene


Regia: Stefano Incerti
Anno di produzione: 2001
Durata: 118'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione: Cecchi Gori Group
Distributore: Medusa Distribuzione
Data di uscita: 09/05/2003
Vendite Estere: Cecchi Gori Group
Titolo originale: La Vita Come Viene

Sinossi: "Non c’è un minimo di amore in quello che stiamo facendo e allora il lavoro non è lavoro, gli amici non sono amici …" è amareggiata Paola di ritorno da una noiosa cena con i colleghi del marito, ma è chiaro che quella constatazione, è come un campanello d’allarme. A casa scoprono che i figli lasciati con la baby sitter sono scomparsi. Sarà per il breve intervallo di una notte, ma sufficiente a Paola, travolta dal dramma, per andare fino in fondo al rapporto con suo marito, scoprendo verità impensabili.
C’è chi si sente per tutta la vita sprecato, come può esserlo un bravo musicista jazz che da sempre suona lontano da casa nei ristoranti alla moda dove anche Paola ha cenato. L’uomo non è più giovane. Nei ritagli di tempo compone convinto di meritare un riconoscimento che suonerebbe patetico per una carriera forse definitivamente segnata… Poi il concerto di un giovane talento e un cellulare dimenticato spento, arrivano a sciogliere il nodo che l’uomo si porta dentro e che rimanda a qualcosa che esiste oltre il successo, la carriera, i soldi.
Vite che si sfiorano, che si compongono davanti ai nostri occhi come un puzzle, senza una logica apparente. Eppure qualcuno ancora ci prova a cercarlo un senso a quello che ci accade intorno. E’ una sfida difficile anche per un professore di filosofia americano soprattutto se si ha a che fare con il dolore di una grave perdita, dolore diventato col tempo quasi nutrimento dell’anima stessa. Separato dalla moglie è ormai rassegnato a vivere in solitudine finché qualcosa di inaspettato lo costringe ad uscire dal guscio: l’incontro con una donna che porta dentro di sé una carica inconsapevole di tenerezza e che potrebbe diventare l’occasione per riprendere contatto con la realtà...
Virtuale sembra essere invece il mondo di Max (Daniele Liotti), per il quale il lavoro, il sesso, il tempo libero, perfino la morte devono assumere i connotati del gioco, della competizione, a volte rabbiosa perché con il passare del tempo, diventa difficile reggere il vuoto interiore senza più contorni che si è costruito dentro e contro il quale la moglie disperatamente lotta per riportare il marito, lei assistente di volo, con i piedi per terra….
Chi ha creduto di essere sempre stata una persona concreta è Marco fino a quando non si trova licenziato. Un licenziamento improvviso che assumerebbe i toni della tragedia se all’ultimo lui non riuscisse a trovare un sostegno in chi aveva perso di vista, permettendogli così di pensare ancora al futuro.

Sito Web: http://www.medusa.it/lavitacomeviene

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