Fondazione Fare Cinema
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Comunicato di Francesca Comencini dei "Centoautori"
al Pesaro Film Festival


Comunicato di Francesca Comencini dei
Per la forza del cinema italiano e' essenziale la diversità dei film che lo compongono e cioe' la molteplicita' dei punti di vista e delle sensibilita'.Quando parliamo dei film che compongono il cinema italiano è bene ricordare che parliamo anche dei film documentari. Perche' cio' avvenga devono poter esistere molti diversi poli creativi e produttivi. Molti registi, molti produttori che abbiano autonomia di iniziativa e decisione e possano lavorare insieme, nel rapporto dialettico ed essenziale che unisce questi due soggetti: entrambi legati in modo diverso ma ugualmente intenso al destino del loro film, che è per loro una scommessa totale. In questo senso è molto importante per incoraggiare la varietà dei progetti e l’autonomia e il coraggio di produttori e registi anche il tax shelter, tante volte chiesto e mai realizzato, che è uno strumento essenziale per moltiplicare e diversificare le fonti di finanziamento. La limitazione della diversita' riduce la libertà di espressione, abbatte la qualita', e, in prospettiva, distrugge il genere e danneggia il mezzo.Un esempio concreto e' sotto I nostri occhi. La fiction italiana, grazie agli investimenti indotti dalla legge 122 e al lavoro di molti produttori scrittori e registi, ha conquistato il mercato nazionale. Ma il potere assoluto di due sole committenze che col tempo si e' stabilito, ha abbassato la qualita' dei prodotti. Non vogliamo che questo succeda al cinema. Non vogliamo che un sistema con due sole fonti obbligate di finanziamento, Medusa e Rai cinema, che si pongono come arbitri dei contenuti, riduca le differenze e quindi la libertà, la qualita' e quindi il successo del nostro cinema. Le televisioni devono diventare soprattutto acquirenti di diritti, dai produttori e dai distributori indipendenti: cosi' si moltiplicheranno e rafforzeranno i soggetti della produzione, che potranno essere gli interlocutori di film creativi diversi e concorrenti, perchè il cinema italiano sia un cinema che contiene molti cinema e non un cinema volto all'omologazione.

Francesca Comencini per i Centoautori

29/06/2007