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SGUARDI DEL SUD - I film di famiglia del
Novecento raccontano il meridione


SGUARDI DEL SUD - I film di famiglia del Novecento raccontano il meridione
Il miracolo di San Gennaro e la festa di Sant’Agata, i tarantolati e i funerali della Maga di Serradarce, il mercato della Vucciria e il maestoso teatro di Siracusa, le città e le campagne viste dallo sguardo dell’emigrante che ritorna a casa nello struggente sentimento del nostos, la nostalgia, il desiderio del ritorno. Oltre 400 filmati che coprono un arco temporale di quasi 50 anni, dal 1930 al 1987, raccontando l’immagine del Sud attraverso i filmati girati dalla popolazione locale, dai turisti e dagli antropologi: è il corpus che compone Sguardi del Sud (https://www.memoryscapes.it/it/serie/28_sguardi-del-sud), la nuova sezione di Memoryscapes – Il cinema privato online, la piattaforma di Fondazione Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia che raccoglie i film di famiglia e amatoriali del Novecento suddivisi in sezioni tematiche.

La ricerca e la selezione dei materiali che compone Sguardi del Sud si è svolta in collaborazione con l’Università di Catania, e nell’ambito del progetto “Archivi del Sud” che lo stesso Ateneo svolge assieme alle Università della Calabria, di Palermo e “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, per analizzare i modi in cui, dal 1948 al 1968, la produzione non-fiction ha concepito l’immagine cinematografica del paesaggio meridionale italiano. Le città maggiormente rappresentate sono quelle di Palermo, Napoli, Catania, Trapani e Messina, che attraverso i filmati compongono un viaggio straordinario tra i riti e i miti del Sud Italia: a partire dalle processioni e dalle ricorrenze religiose, la selezione di filmati propone un percorso antropologico ed etnografico inedito, coltivato dallo sguardo dei cineamatori, tra credenze, rituali, e tradizioni popolari. Le numerose feste patronali sono correlate dalle visite a santuari e ai luoghi di culto – dalle immagini di della festa della Madonna di Pedigrotta del 1969 a quella della Festa di San Rocco, delle file di fedeli scalzi per Santa Rosalia, fino al miracolo di San Gennaro e una festa di Sant'Agata a colori del 1963, patrona del capoluogo etneo, con la sfilata delle barocche candelore nella piazza del Duomo e in piazza Stesicoro di Catania.

Tra fede e magia, di particolare interesse sono le riprese del fotografo e cineamatore Enzo Mazzeo tra le quali si segnalano quelle realizzate a Galatina, Lecce, nel 1970 ritraenti una serie di donne e uomini tarantati nelle stradine del paese e le sorprendenti immagini del funerale di Giuseppina Gonnella, maga guaritrice di Serradarce nel comune di Campagna (SA), uccisa in un agguato durante una cerimonia di possessione.

Emerge il tema del nostos, emigrati o figli di emigrati che tornano al Sud, per restare o per ritrovare la famiglia, e lo filmano fissando su pellicola il ricordo delle proprie origini, come nel caso di Nicolò La Colla, giornalista originario di Salemi (TR) che si trasferisce a Torino per lavorare alla “Gazzetta del popolo”, o quello di Andrea Cavarretta, emigrato siciliano a New York che nel 1948 torna a Trapani documentando il ritorno e la visita ai parenti italiani e regalandoci alcune straordinarie immagini in 16mm e a colori delle Saline di Trapani dell’epoca.

È documentata anche la dimensione rurale e contadina, oggi perduta, nel lavoro delle persone e negli affreschi di un paesaggio autentico e incontaminato, tra lo sforzo dei braccianti, degli animali, tra carri e attrezzi di un’epoca passata, coltivazioni tipiche del meridione, come quella del tabacco, la raccolta delle olive, e una natura ricca di frutti.

Troviamo i paesaggi urbani e suburbani delle grandi città del Sud, ripresi dai cineamatori - del luogo o in vacanza - molto spesso prima del loro stravolgimento edilizio, del turismo di massa o nel pieno della loro vitalità sociale. Accanto ad essi i luoghi ricorrenti come lo Stretto di Messina, luoghi simbolo come il Teatro di Siracusa e di Taormina, i Sassi di Matera, il mercato della Vucciria di Palermo, i parchi naturali, le coste, le spiagge dagli anni Trenta ad oggi. Nei campi, nei mercati e in spiaggia, gli sguardi e i volti delle donne si affermano davanti alla cinepresa, senza però mai impugnarla, in un susseguirsi di ritratti generazionali e un desiderio di affermazione.

18/04/2024, 12:25