Fondazione Fare Cinema
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I vincitori del "Matita Film Festival" 2008


I vincitori del
Primo Classificato Sezione Studenti
A Byciclete Trip di Veracini, Nambiar, Avoletta (Italia, 2008)
Motivazione: Per la felice scelta del soggetto particolarmente adatto all’animazione e per la brillante combinazione tra storia e tecnica utilizzata.

Secondo Classificato Sezione Studenti
Skeleton Woman di Gili Godiano (Israele, 2007)
Motivazione: Per la capacità di raccontare un sentimento suscitando emozione e partecipazione, anche attraverso uno stile ruvido da sviluppare.

Terzo Classificato Sezione Studenti
Chump and Clumb di Michael Herm (Germania , 2008)
Motivazione: Per l’armonia e l’equilibrio del racconto che mescola sapientemente humor e drama, mantenendo la giusta leggerezza, per la qualità tecnica complessiva.

Menzione Speciale della Giuria Sezione Studenti
Hezuberltzak, Una Fosa Comun di Izibene Onederra (Spagna, 2007)
Motivazione: Per l’eccellente qualità grafica e poi la libertà espressiva.

Primo Classificato Sezione Autori
Kjfg No. 5 di Alexei Alexeev (Ungheria, 2008)
Motivazione: Un mix perfetto di animazione, umorismo, musica e ritmo che stabilisce una immediata relazione con il pubblico. Un esempio perfetto di come un piccolo film possa essere un “grande” film.

Secondo Classificato Sezione Autori
Solitude di Mehrdad Sheikhan (Iran, 2008)
Motivazione: Il film costituisce il senso di precarietà e di solitudine dell’essere umano nell’universo, attraverso un uso sapiente dei computer 3D e della forza del suono.

Terzo Classificato Sezione Autori
Refrains di Wiola Sowa (Polonia, 2007)
Motivazione: Il film riesce ad esprimere, attraverso l’uso delicato e fluido della matita, un flusso ininterrotto di immagini che trasferisce la sensazione di rivivere con la mente atmosfera ed emozioni del passato.

Menzione Speciale della Giuria Sezione Autori
The White Wolf di Perre-Luc Granjon (Francia, 2008)
Motivazione: Grande capacità di utilizzare il candore dell’ infanzia e il cinismo del mondo adulto. La spontaneità del segno esprime questo contrasto che investe anche il mondo della natura e quello degli uomini, sottolineando un elemento di speranza che richiama la nostra parte infantile.

29/09/2008, 20:00

Simone Pinchiorri