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Il Fiorino d’Oro a Jafar Panahi


Il Fiorino d’Oro a Jafar Panahi
Il Fiorino d’Oro a Jafar Panahi. Lo ha annunciato, domenica 30 Maggio, il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, intervenendo alla prima giornata della rassegna "Goal. Storie di calcio, storie di cinema", in corso al cinema Odeon di Firenze fino al 2 giugno, diretta da Giovanni Bogani e organizzata in collaborazione con FST Mediateca Toscana Film Commission e UISP Toscana.

La massima onorificenza del Comune di Firenze andrà dunque al regista iraniano recentemente liberato dagli arresti a Teheran, dove si trovava dallo scorso primo Marzo soltanto perché in procinto di realizzare un film ostile al regime.
"Il Fiorino d’Oro" - ha dichiarato Matteo Renzi – "è il massimo riconoscimento del Sindaco e di tutti i fiorentini ed è la cosa più preziosa della città. Ebbene oggi Firenze ha deciso di darlo a chi vuole impedire a questo prezioso pianeta culturale, il cinema, di esprimere la libertà e la democrazia".

La rassegna "Goal", ha dedicato inoltre un omaggio a Panahi con la proiezione, in anteprima, del suo ultimo film "Offside", storia di una ragazza iraniana che si traveste da uomo per seguire la nazionale dei calcio allo stadio di Teheran.
Jafar Panahi, essendo venuto a conoscenza dell’omaggio a lui dedicato dalla rassegna e dell’importante riconoscimento conferitogli dalla città di Firenze, ha inviato una messaggio a tutti gli spettatori intervenuti alla rassegna di Odeon Firenze.

"Jafar Panahi" – ha detto Giovanni Bogani alla presentazione di "OffSide" – "è stato liberato grazie alla mobilitazione di tanti registi, personaggi della cultura, ma anche studenti, blogger, persone comuni che hanno lottato per la sua causa. Dare un riconoscimento a Panahi, vuol dire anche non dimenticarsi di tutte quelle persone che a fianco a lui stanno continuando a lottare per la democrazia in Iran".

"Avevamo programmato la proiezione di “OffSide” ben prima che il caso Panahi esplodesse a Cannes, e in precedenza avevamo ospitato la regista iraniana Shirin Neshat; tutto ciò non è un caso" – ha detto Ugo di Tullio, vicepresidente e consigliere delegato di FST Toscana Film Commission – "perché l’Odeon, interpretando la Toscana dei diritti, ha anche la caratteristica di essere la casa del cinema libero".

"Lo sport non è solo spettacolo" – ha dichiarato il presidente della Uisp Toscana Ugo Bercigli – "ma può essere anche un prezioso veicolo per la promozione dei diritti umani nel mondo. Questa rassegna è un’occasione importante per raggiungere le sensibilità di un pubblico trasversale e avvicinarlo, attraverso il cinema, agli aspetti sociali che lo sport può esprimere".

"Ringrazio la società civile e le istituzioni cittadine di Firenze e tutti coloro che hanno reso possibile la proiezione di "Offside". Sapevo che i cineasti che realizzano film su queste tematiche non godono degli stessi privilegi dei cineasti che rispettano le linee rosse. Non avevo dubbi che un giorno queste stesse limitazioni mi avrebbero colpito, ma non per questo abbandonerò la strada che ho scelto, anzi l’aumento delle pressioni mi spinge ad andare avanti. Questo film, come tutti i miei film, parla delle limitazioni sociali del mio paese. Quelle limitazioni che sono caratteristiche di una società chiusa", è il messaggio che Jafar Panahi, il regista iraniano appena uscito dal carcere di Teheran, ha spedito alla Città di Firenze nel giorno della proiezione, in anteprima nazionale, del suo film "Offside". Il messaggio è stato letto ieri al termine del film nella sala del cinema Odeon, alla presenza di circa 400 spettatori, dal giornalista iraniano e amico di Jafar Panahi Ahmad Rafat.

31/05/2010, 11:55