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LO SCHERMO DELL'ARTE FILM FESTIVAL 16 -
Le prime anticipazioni sul programma


LO SCHERMO DELL'ARTE FILM FESTIVAL 16 - Le prime anticipazioni sul programma
La sedicesima edizione dello Schermo dell’Arte si svolgerà dal 15 al 19 novembre 2023: il Festival di cinema e arte contemporanea diretto da Silvia Lucchesi torna a Firenze per offrire al pubblico una selezione della più recente produzione internazionale di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea.

Il Cinema La Compagnia di Firenze sarà come sempre il centro del Festival, non solo sede del suo intenso programma di proiezioni, tra cui anteprime mondiali e italiane alla presenza degli autori, ma anche luogo di incontro con artisti, curatori e ospiti internazionali.
Anche questa edizione si espanderà online, con una programmazione in streaming su Più Compagnia, in collaborazione con Mymovies.it (fino al 26 novembre 2023).

È dedicato alla ventennale carriera del regista e artista olandese Guido van der Werve (1977) il Focus con cui Lo schermo dell’arte celebra ogni anno una figura artistica che si è distinta nell’utilizzo innovativo e sperimentale del linguaggio cinematografico. Personalità eccezionale nel panorama dell’arte - oltre che compositore, giocatore di scacchi, maratoneta e praticante di sport estremi - van der Werve usa il video e la performance per confrontarsi con la vita e i suoi limiti, in una continua sfida con sé stesso e ricerca di identità. L’opening night del Festival presenterà la prima italiana di "Nummer Achttien - The Breath of Life" (2023), primo lungometraggio creato da van der Werve per lo schermo cinematografico. L’opera, che l’artista definisce “autofiction”, racconta la straordinaria riabilitazione di van der Werve a seguito di un grave incidente subito nel 2016, un ritorno alla vita che è l’occasione per ripercorrere l’infanzia di un bambino speciale, che ha tratto dalla sua diversità la capacità di perseverare e sopravvivere. Il Focus proseguirà con una rassegna di opere dell’artista realizzate tra il 2003 e il 2012.

Nell’ambito dell’edizione 2023 del Festival torna anche VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento. La XII edizione conferma il sostegno alla produzione di nuove opere di giovani artisti tramite il VISIO Production Fund, un fondo di produzione del valore di 30.000 euro finanziato in partnership con Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato), Fondazione In Between Art Film (Roma) e FRAC Bretagne (Rennes). È in corso fino al 21 luglio l’open call che porterà a selezionare gli artisti italiani e internazionali che saranno in residenza a Firenze durante il Festival e le tre nuove opere che saranno prodotte e presentate nel 2024 allo Schermo dell’arte.
Saranno parte del programma di questa edizione del Festival le prime mondiali delle opere realizzate grazie supporto del VISIO Production Fund 2022 dagli artisti Simon Liu (1987, Hong Kong), Gerard Ortín Castellví (1988, Spagna), Maryam Tafakory (1987, Iran) e Yuyan Wang (1989, Cina).

Tra le altre proiezioni in programma con la presenza degli autori, tornerà allo Schermo dell’arte uno degli artisti italiani che, tra le nuove generazioni, si sono distinti maggiormente nel panorama internazionale per l’utilizzo sperimentale del video, Diego Marcon (1985), con una speciale selezione di opere in occasione della sua personale "Glassa" ospitata dal Centro Pecci dal 30 settembre 2023 al 4 febbraio 2024.
L’artista americana Amie Siegel (1974), dopo aver presentato nel 2014 il film "Provenance", torna allo Schermo dell’arte con la sua ultima opera "Bloodlines" (2022), film che indaga il rapporto tra dimensione privata e pubblica del patrimonio artistico, creando un ritratto sociale attraverso la vita delle opere e degli oggetti.
Porterà la testimonianza del suo impegno e attivismo politico l’artista visivo, regista e attore libanese Rabih Mroué (1967) con The "Pixelated Revolution" (2012), una non-academic lecture dal vivo che, partendo dalle immagini di manifestanti siriani trovate nel web, indaga le forme di repressione esercitate dal potere nell’epoca degli smartphone.

Lo schermo dell’arte presenterà anche una selezione di alcuni dei più recenti documentari sull’arte, le vite degli artisti e non solo, entrando anche nel campo dell’architettura e del design.
Tra questi, la prima italiana di "Robert Irwin: A Desert Of Pure Feeling" (2022) di Jennifer Lane, in cui l’artista californiano Robert Irwin (1928) racconta il suo percorso artistico e le sue installazioni effimere di luce e spazio, fino al suo ultimo progetto per il paesaggio desertico di Marfa in Texas. Sarà l’occasione per rivivere i fermenti del Movimento di Architettura Radicale Fiorentino, "Radical Landscapes" (2022) di Elettra Fiumi, figlia di Fabrizio Fiumi, tra i fondatori del Gruppo 9999 oltre che del Florence Film Festival. La regista utilizza la macchina da presa per orientarsi nella scoperta dell’archivio del padre, facendo emergere tutto il carattere visionario del suo pensiero e della sua architettura.

17/07/2023, 12:45