VENEZIA 80 - "Un'Altra Italia era Possibile", il cinema di De Santis

Il film è l’omaggio che Steve Della Casa regala ad uno dei fondatori del cinema neo realista italiano, Beppe De Santis.

Dedicato ai colleghi scomparsi Luciano Sovena ed Andrea Purgatori, questo film è uno di pochissimi contributi recenti dedicati alla figura del regista di Fondi. Noto al grande pubblico per essere il regista di Riso amaro, professionista onesto ed insegnante appassionato nell’ultima parte della sua carriera. Il neo realismo di De Santis nasce da una commistione tra il cinema muscolare americano di John Ford e di King Vidor e le letture critiche della realtà di stampo prettamente nazionale come quelle di Rossellini e Zavattini.

Cantore di un’Italia del sud, contadina e lavoratrice non ha mai nascosto le sue idee politiche, partendo dalla critica marxista, attraversando la militanza nella Resistenza e spendendo molto della sua carriera come insegnante presso il Centro Sperimentale di Roma. Sono proprio Iaia Forte e Paolo Virzì, suoi ex alunni al Centro a raccontarci l’amore che si creava tra i giovani cineasti alle prime armi e il loro maestro, rimasto un po' ai margini del sistema produttivo, con alla fine della carriera “solamente” undici film. De Santis amava definirsi un regista più noto per i film non realizzati che per quelli portati a termine.

Il documentario di Della Casa ci rivela i molti capolavori nascosti di De Santis, come il ruvido Roma ore 11 ed il più noto ma sempre di nicchia, Italiani brava gente. Commovente il ricordo della moglie Gordana Miletic, l’amore assoluto della vita del regista, conosciuta sul set italo jugoslavo di La strada lunga un anno. In un’ ultima intervista, a chiusura del documentario, Beppe, capelli bianchi, già vecchio e seduto al sole sull’amata spiaggia di Sperlonga, racconta che avrebbe in mente di fare il suo film definitivo. Un uomo anziano ed una giovane donna, ripresi per tutta la giornata a passeggio per quella spiaggia, andata e ritorno. Solo parole, ricordi, atmosfere. Niente trama. Quel film è rimasto solo un’idea, come purtroppo molti di questo nostro maestro del cinema italiano.