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VENEZIA 80 - "Vite non Calcolate": il film di Ermanno Cavazzoni
e Sergio Maifredi per il Venice Production Bridge


VENEZIA 80 -
In occasione della 80° edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, nell'ambito dell'evento di premiazione della 2a edizione del Premio collaterale ufficiale "Cinema&Arts", ideato da Alessio Nardin e curato da Teatro Kalambur, Ateatro ed Accademia Eleonora Duse-Centro Sperimentale di Cinema e Arti Performative, giovedì 7 settembre 2023, sarà presentato il film "Vite non Calcolate" di Ermanno Cavazzoni e Sergio Maifredi - girato a Genova e prodotto da Teatro Pubblico Ligure. L'evento si svolgerà dalle 16.30 alle 18.30, presso il Venice Production Bridge Meeting Space all'Excelsior Hotel del Lido di Venezia. Saranno presenti i registi.

Vite non Calcolate” - che prende il suo titolo da un verso della poesia Una vita all'istante di Wisława Szymborska, letta da Maddalena Crippa nel finale del film - accende i riflettori su un angolo di Genova incantevole ma ancora poco conosciuto, e sui suoi singolari abitanti: una città invisibile abitata da invisibili. L'Abbazia di San Nicolò al Boschetto, che ora ospita un centro di accoglienza all'avanguardia, è un gioiello di architettura medievale e rinascimentale nascosto nel cuore della Val Polcevera, l'area industriale della città colpita dal crollo di Ponte Morandi. Alla storia di questo luogo e alle storie di chi oggi ci vive è dedicato il film, che approda al Lido di Venezia dopo la presentazione in concorso al Biografilm Festival di Bologna lo scorso giugno. Ermanno Cavazzoni, protagonista e voce narrante, veste i panni di un ex professore che non trova più motivo di stare al mondo. Prende un treno e si trova a Genova, sulla riva di un gelido mare invernale. Finisce in un’antica abbazia che ospita i disperati senzacasa, il Boschetto. In attesa del direttore per essere accolto, gira tra i chiostri rimuginando sulla vita: è scritta fin dalla nascita o è tutto un caso fortuito? E incontra via via gli ospiti, parcheggiati lì, in un limbo che accoglie e non giudica; gli raccontano i loro casi: un carabiniere, una contessa, un ferroviere, un mozzo di nave; un’umanità intera, nella sua variopinta diversità, come nel retropalco del teatro del mondo. Esce rimarginato, come fosse estate, per vivere quel che gli resta.

06/09/2023, 10:35