PERIPHERIC LOVE - Amore e lotta di classe

Il tema di Peripheric Love è quello di un amore che una gravidanza inaspettata mette in crisi ma che poi, ‘miracolosamente’ si ricompone più forte di prima.

Giorgio (Fabio Troiano) e Maria (Iazua Larios) hanno un momento buio nel loro rapporto perché si trovano soffocati dai desideri, dai bisogni e dalle paure. Immersi a forza in un ambiente lavorativo marcato da un ordine sociale che crea ansia, paura, marginalità, hanno difficoltà persino di sentirsi all'interno di una umanità civile ed evoluta. Per i due protagonisti la gravidanza diventa dunque un momento quasi rivoluzionario in un contesto limite come quello della fabbrica e del sottoproletariato operaio.

Il film si sviluppa verso una narrazione che oscilla tra dramma e poesia, i dialoghi poco realistici e purtroppo alle volte un po' troppo carichi di simbolismo e di pathos teatrale portano comunque i personaggi a un livello di credibilità e di verosimiglianza nel contesto di questa vicenda. Con premesse simili il dramma si sviluppa coerentemente verso un finale che risolve i conflitti e le tensioni. La nascita di un bimbo si trasforma dunque in un elemento simbolico per dare senso alla possibilità di un cambiamento anche sociale.

Alcuni personaggi secondari, come il prete con cui Maria si confida e nel quale sembra poter vedere un amore angelicato ma passionale, sono poco approfonditi a livello psicologico e attoriale. Interessante per location, casting e idea iniziale, il film purtroppo soffre di una non sempre brillante direzione da parte del regista, che fatica molto a trasportare lo spettatore all'interno della storia.