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PESARO 60 - Francesco Pannofino: "Il
doppiaggio è in via di estinzione"


PESARO 60 - Francesco Pannofino:
Francesco Pannofino a Pesaro 60
"Oggi ai giovani che volessero fare il lavoro del doppiaggio direi di non farlo: la tecnologia è inarrestabile, e se finora non è ancora riuscita a rendere tutte le sfumature della voce umana, prima o poi lo farà e tanti lavori spariranno. Meglio il cinema, ma ancor più il teatro: la forma di spettacolo più antica sarà l'unica a non morire mai".

Parole di Francesco Pannofino, ospite alla 60.esima edizione della Mostra del Nuovo cinema di Pesaro per la proiezione di "Forrest Gump" a trent'anni dall'uscita, lui che diede la voce italiana all'immortale personaggio interpretato da Tom Hanks. "Ai tempi era stato un doppiaggio trasgressivo, fu davvero difficile trovare quella voce, un po' strascicata, un po' difficioltosa: Hanks usava un accento del sud impossibile da replicare. Quando mi hanno scelto dopo il provino mi han detto che non ero perfetto ma ero quello che ci era andato più vicino, ma so che poi Zemeckis ha apprezzato".

"Nel 1994 - ricorda ancora l'attore davanti al pubblico pesarese - in pochi mesi sono usciti due film decisivi per me, questo e "I Flinstones" in cui doppiavo Fred: le cose sono cambiate, dopo, fu un anno magico. Il doppiaggio è un mestiere difficile, non si può improvvisare (a volte vedo scegliere dei talent solo per i loro follower che vengono buttati in sala senza preparazione, mi spiace per loro). Se sbagli non ti chiamano più, semplice".

19/06/2024, 23:35

Carlo Griseri