Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Boris il Film"

Cast

Interpreti:
Luca Amorosino (Alfredo)
Valerio Aprea (Aprea)
Ninni Bruschetta (Duccio Patanè)
Paolo Calabresi (Biascica)
Antonio Catania (Diego Lopez)
Carolina Crescentini (Corinna)
Massimo De Lorenzo (Max)
Carlo De Ruggieri (Lorenzo)
Alberto Di Stasio (Sergio)
Roberta Fiorentini (Itala)
Caterina Guzzanti (Arianna Dell’Arti)
Francesco Pannofino (Renè Ferretti)
Andrea Sartoretti (Zachia)
Pietro Sermonti (Stanis)
Alessandro Tiberi (Alessandro)
Giorgio Tirabassi (Glauco)
Massimiliano Bruno (Martellone)
Eugenia Costantini (Cristina)
Claudio Gioe' (Francesco Campo )
Massimo Popolizio (Massimo)
Karin Proia (Karin)
Thomas Trabacchi (Fabio Carli)
Federico Pacifici (Brusini)
Adelmo Togliani (Tullio)
Ivan Urbinati (Comico Film Natale)
Rosanna Gentili (Marilita Loy)
Paolo Bessegato (Emilio Baranes)
Lavinia Biagi (Giovanna)
Monica Samassa (Carolina De Luca)
Vanessa Compagnucci (Elisabetta)
Vanni De Lucia (Dante Milonga)
Barbara Folchitto (Giornalista)
Daniele Costantini (uno sceneggiatore)

Soggetto:
Giacomo Ciarrapico
Mattia Torre
Luca Vendruscolo

Sceneggiatura:
Giacomo Ciarrapico
Mattia Torre
Luca Vendruscolo

Musiche:
Giuliano Taviani
Carmelo Travia
Elio e Le Storie Tese (Brano "Pensiero StuPESCE")

Montaggio:
Massimiliano Feresin

Costumi:
Fiorenza Cipollone

Scenografia:
Michele Modafferi

Fotografia:
Mauro Marchetti

Suono:
Filippo Porcari
Federica Ripani

Casting:
Stefania Roda’

Aiuto regista:
Giuseppe Bonito

Produttore:
Lorenzo Mieli
Mario Gianani

Segretaria di Edizione:
Cinzia Rocco

Organizzatore Generale:
Fulvio Rossi

Produttore Esecutivo:
Olivia Sleiter

Boris il Film


Regia: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo
Anno di produzione: 2011
Durata: 108’
Tipologia: lungometraggio
Genere: commedia/drammatico
Paese: Italia
Produzione: Rai Cinema, Wildside; in collaborazione con Sky Cinema
Distributore: 01 Distribution
Data di uscita: 01/04/2011
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Viviana Ronzitti / 01 Ufficio Stampa
Titolo originale: Boris il Film

Recensioni di :
- I migliori film del 2011 per CinemaItaliano.info
- "Boris il Film": la truppa di René Ferretti graffia anche al cinema

Sinossi: In “BORIS IL FILM” il regista René Ferretti molla la brutta fiction tv che ha fatto per anni e tenta il grande salto: un film d'autore, per il cinema. Insomma, la libertà artistica dopo una carriera asservita al conservatorismo televisivo. Ma il mondo del cinema con i suoi snobismi può essere perfino peggio di quello della tv. Soprattutto per una troupe, quella di Ferretti, a dir poco estranea all’Arte con la “a” maiuscola.
Tra cinematografari snob, attrici nevrotiche, sceneggiatori modaioli, eroinomani, squali e improvvisati vari, “BORIS IL FILM” mette a nudo un mondo, quello del cinema italiano, che aspira a una nuova giovinezza e vive invece solo una perenne immaturità.
Con lo stesso cast della serie e gli stessi autori: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo che firmano anche la regia. 

“Ci sono scene troppo brutte perfino per un regista televisivo: uno struggente rallenti sulla corsa nei prati di un giovanissimo Joseph Ratzinger che festeggia la scoperta di un vaccino è troppo anche per René Ferretti. E sì che di monnezza ne ha girata tanta, narcotizzanti apologie del presente, inquietanti biografie di santi e tante altre ancora (“Caprera”, “La bambina e il capitano”, “Gli amici tassinari”, “Libeccio”). E allora basta. Meglio l’insicurezza economica, meglio il cinema. Meglio tradire tutti - la Rete, la moglie in attesa di alimenti, la impresentabile storica troupe - e buttarsi nel cinema. Tanto più se la sfida è un copione libero, serio, forte, di denuncia, “alla Gomorra”. Sì, perché il cinema è più povero della TV (“dopo il cinema c’è la radio, dopo la radio c’è la morte”) ma ancora libero e poetico. Perfino in questo vessato paese. Purtroppo però, anche con un progetto “alla Gomorra”, bisogna fare i conti con la palude culturale che tutto ingloba. I committenti del salotto buono del cinema si rivelano, alla prova dei fatti, solo diversamente codardi. I nuovi collaboratori solo diversamente inaffidabili. E la presunta grandeur del cinema una rogna senza fine. Come per una condanna divina, nonostante i suoi lodevoli sforzi, René Ferretti si ritrova tra i piedi la stessa troupe scalcinata di sempre, gli stessi attori cani, gli stessi sceneggiatori inetti e perfino lo stesso borioso capetto d’un tempo. Con qualche colpo di fortuna e grazie alla sua proverbiale scaltrezza, un film decente sarebbe ancora arrangiabile. Forse anche ottimo. Ma incombe la maledizione metafisica di un paese chiamato Italia, che ama i simpatici e i cialtroni e non premia certe malinconiche seriosità. E la “Grande Commedia” incombe.

Sito Web: http://borisilfilm.libero.it

Ambientazione: Roma

Periodo delle riprese: 7 settimane

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