Regia:
Marco Pontecorvo
Anno di produzione: 2014
Durata: 100' x 2
Tipologia: film-tv
Genere: drammatico/giallo
Paese: Italia
Produzione:
Rai Fiction,
Cattleya
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DV, colore
Titolo originale: Ragion di Stato
Sinossi: Due uomini viaggiano a bordo di un fuoristrada che avanza su uno sterrato tra le imponenti montagne dell’Afghanistan. Il loro rapporto è molto simile a quello tra un padre ed un figlio: Rosso, il principale protagonista, è con Fontana, capo delle operazioni dell’Aise in Afghanistan, uomo in servizio da molto tempo e con una vena di amaro realismo per un conflitto di cui non vede una fine reale. Rosso ha imparato tutto dal suo mentore ed è un ottimo agente, efficiente e ‘chirurgico’ in azione. Ma quella mattina l’operazione in cui i due sono impegnati non va come previsto e Fontana viene catturato da un gruppo di Talebani, che in cambio della sua restituzione chiede che vengano liberati alcuni dei suoi militanti prigionieri degli Americani.
Rosso, lacerato, deve far rientro in Italia. L’Ammiraglio Massa, Direttore dell’Aise, non vuole coinvolgere gli Americani e sceglie una strada diversa per arrivare alla liberazione di Fontana, quella della trattativa, chiedendo la mediazione di un ‘signore della guerra’ libanese (Rashid), uomo ricco, potente e pericoloso. La scelta di Massa non è condivisa dal suo vice (Ranieri), palesemente filo-americano, e spiazza doppiamente Rosso, a cui Massa affida un compito apparentemente secondario: occuparsi della protezione di una donna. Si tratta di Rania, la moglie di Rashid, che è in arrivo a Roma con la figlia dodicenne, malata, che Rashid intende far visitare da uno specialista italiano. Rania è una donna sensibile e infelice, sposata giovanissima a Rashid, che la considera nient’altro che un bell’oggetto di sua proprietà. I sentimenti giocano un ruolo potente e fondamentale nella storia: tra Rosso e Rania nasce un amore imprevisto ed incontenibile.
Mentre la trattativa per la liberazione di Fontana va avanti, Rosso organizza la fuga di Rania in Svizzera, che si risolve però in un insuccesso. La donna viene rimpatriata a Beirut.
Rosso ne è ancora all’oscuro, occupato in Afghanistan nell’operazione finale di liberazione di Fontana. Nel momento cruciale dello scambio prigionieri, un Apache americano piomba sul luogo del riscatto e scatena una carneficina che finisce per falcidiare anche Rosso e Fontana.
Rosso, però, è tutt’altro che morto e Massa, l’unico a saperlo vivo, gli propone un patto: lavorerà sotto copertura e direttamente per lui negli scenari caldi del Medio Oriente, all’insaputa del Servizio e soprattutto di Ranieri. In cambio avrà la possibilità di entrare in contatto e di salvare Rania.
Contemporaneamente Massa costringe Rania a spiare il marito Rashid, sospettato di essere a capo di un pericoloso traffico di armi chimiche. L’amore tra Rosso e Rania indirizza il corso degli eventi successivi. Rosso, uomo di forti ideali e grandi passioni, deve confrontarsi con i molteplici e stratificati livelli del ‘gioco’, con le doppie e triple anime dei suoi nemici e dei suoi amici, con le spinte contrastanti del ricatto, dell’obbedienza, dell’amore e della paura, con i conflitti interiori cui è sottoposto, chiamato a scegliere tra ragione e sentimento. Ma anche lo Stato, come il cuore, ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Sito Web:
http://Note:
Film per la TV in due puntate.
Prima puntata
In Afghanistan la guerra non si ferma, i talebani organizzano continui attentati. Il colonnello dei Servizi Segreti Italiani Fontana e il capitano Rosso trattano una tregua con i capi tribù, ma in una imboscata Fontana viene catturato. Rientrato in Italia, Rosso è convocato da Massa, il capo dei Servizi. Insieme al vice Ranieri e all’analista Stella, elaborano un piano per liberare Fontana: sfrutteranno la mediazione di un ‘signore della guerra’ libanese, Rashid, uomo potente e pericoloso. Massa, però, ordina a Rosso di rimanere in Italia: dovrà occuparsi della protezione di Rania, la moglie di Rashid, che è in arrivo a Roma per far curare la figlia malata. Le cure della bambina sono, infatti, il “prezzo” pagato per la mediazione di Rashid.
Rania è una donna sensibile e infelice, sposata ad un uomo che la considera solo un bell’oggetto di sua proprietà. Inaspettatamente, tra Rosso e la donna nasce un sentimento profondo che spinge il giovane agente ad aiutarla a fuggire in Svizzera. La fuga però viene sventata e la donna riconsegnata al marito. Rosso è inviato in Afghanistan per partecipare alla liberazione di Fontana, ma nel momento cruciale dello scambio prigionieri, un elicottero americano bombarda il luogo. Rosso e Fontana rimangono sotto le macerie.
Seconda puntata
Fallito il tentativo di liberazione di Fontana i due agenti italiani sono dichiarati ufficialmente morti. Massa capisce che l’intervento americano non può essere causale e che, dunque, all’interno del suo team c’è una talpa. Si tratta in realtà di Ranieri, il suo vice, che trama alle sue spalle assieme a Bundy, capostazione della CIA in Italia, entrambi in una cordata oltranzista, se non deviata, dei servizi di intelligence.
Rosso, però, è tutt’altro che morto e Massa, l’unico a saperlo, gli propone un patto: lavorerà sotto copertura, all’insaputa del Servizio e soprattutto di Ranieri. In cambio avrà la possibilità di entrare in contatto e di salvare Rania. Contemporaneamente, Massa costringe la donna a spiare il marito Rashid, sospettato di stare organizzando un attentato con armi chimiche. Rashid scopre che sua moglie passa informazioni ai servizi italiani e, anziché eliminarla, decide di darle falsi indizi per depistare gli Italiani.
L’uomo ha però sottovalutato non solo l’intelligenza di sua moglie, ma anche le capacità eccezionali di Rosso e i contatti di Massa con la parte “sana” della CIA. L’esplosivo necessario all’attentato progettato da Rashid viene intercettato ed eliminato. La giustizia sembra aver vinto e Rosso e Rania possono finalmente vivere il loro amore. Ma, forse, sarà necessario accettare scomodi compromessi. Perché in certe situazioni e in certi contesti, la “Ragion di Stato” deve prevalere.